15 Aprile: Sh'mini - Leviticus 9:1-11:47 (Copy)

Blog della URJ di questa settimana:  D'VAR TORAH BY: CANTOR JILL ABRAMSON

Le guide di pesca dell’isola Anna Maria in Florida lo avevano affettuosamente chiamato Jerry. Jerry era un airone bianco alto un metro che si appollaiava su  una vecchia trave di legno vicino alla riva. Spesso i pescatori davano a Jerry pezzi di esca che inghiottiva con gioia.

Incontrai Jerry durante un viaggio di famiglia in Florida e mi è venuto in mente nel leggere la parashah di questa settimana. La porzione in questione contiene una lista di uccelli che è proibito mangiare e che forma la base delle leggi della dieta ebraica.

La Torah dice: "Fra i volatili terrete in abominio questi, che non dovrete mangiare, perché ripugnanti" ed elenca 24 specie di uccelli proibiti. (Lev 11: 13-19).  Il Talmud indica che i rapaci, volatili che piombano sulla propria preda (ad es. avvoltoi, falchi ed aquile) sono in genere da considerarsi non kosher (Chulin 59a). Non sono sicura se Jerry fosse il tipo di uccello che piomba sulla propria preda o se sarebbe considerato kosher, ma so che certi tipi di uccelli nella Torah hanno un avvincente significato spirituale.

Certamente, la colomba (con un ramo d’ulivo nel becco) nella storia di Noè è un familiare simbolo di pace. L’arrivo della colomba significa il ritirarsi delle acque di piena e un periodo di calma e serenità. Gen. 8:11).

Idee sui volatili vanno oltre la Torah (ed il Talmud), e possiamo trovare queste idee nelle tradizioni mistiche ebraiche (sedicesimo secolo) e nei primi insegnamenti hasidici. Shoshanah Weiss, insegnante di Torah riassume le rappresentazioni mistiche degli uccelli in questo modo :

"Gli insegnamenti cabalistici spiegano che un uccello simboleggia il nome di Dio : la testa dell’uccello è come la lettera yud , del nome divino [yud-hey-vav-hey], il corpo dell’uccello è come la lettera vav e le ali sono simili alle due hehs. Nel Tanya (un libro sulla filosofia Chabad scritto da Rabbi Shnuer Zalman), viene scritto che le ali di un uccello rappresentano il timore e l’amore per Dio: l’ala sinistra è la forza, quella destra è la gentilezza. Nello Shaar Hayechudim di Chaim Vital, viene scritto che le ali di un uccello sono come le braccia di un uomo. Amore e timore elevano il compiere le 613 mitzvot."

Penso agli uccelli che migrano verso Israele e come le loro ali rappresentino sia timore che speranza. Vi sono diversi corsi migratori oggi, dall’Ucraina alla Polonia, gente che corre in apprensione e che rappresenta sia il timore che la speranza di poter trovare un luogo sicuro. Gente che cerca un rifugio, che cerca una nuova casa.

Il direttore del Israel's International Centre for the Study of Bird Migration, Dott. Yossi Leshem, spiegò come il cielo sopra Israele e Palestina sia la seconda rotta migratoria più utilizzata nel mondo dagli uccelli, dopo Panama. Ogni autunno, più di 500 milioni di uccelli attraversano lo spazio aereo israeliano, dirigendosi a sud verso un clima più caldo in Africa.

Questa migrazione di massa degli uccelli è diventata un’opportunità per cercare la pace tra i bambini in Medio Oriente. L’autore Avigayil Kadesh ha scritto di un programma di pace incentrato su questi uccelli: il progetto "Migrating Birds Know No Boundaries".  Parte di questo programma vede bambini israeliani, palestinesi e giordani partecipare in attività collettive nello studio degli uccelli. Mentre in altri casi questi bambini non interagirebbero, l’apprezzamento per i volatili li ha uniti.

La Torah insegna che possiamo imparare cose buone da ogni essere vivente. Come si può leggere in Giobbe 35:11: "Dio che a noi insegna piú cose che alle bestie dei campi e ci fa piú saggi degli uccelli del cielo.”

Il mondo degli esseri umani, che ora si trova in crisi a causa della guerra in Ucraina, potrebbe imparare un po’ di saggezza dagli animali dei campi e dagli uccelli del cielo.

Non so se Jerry migrerà, o se rimarrà con il suo stormo. Per ciò che riguarda noi umani, interagire con “nuovi stormi” è spesso l’opportunità di ampliare il nostro pensiero e sfidare i nostri presupposti. Perciò, lasciate il nido e spiegate le vostre ali.