Parasha Pekudei - Esodo 38:21-40:38 – 4 Marzo 2022

Riassunto:

Nella nostra porzione di Torah di questa settimana troviamo un riassunto statistico dei materiali utilizzati per il tabernacolo. Più avanti nella porzione, Mosè benedice gli israeliti per il lavoro svolto e poi, secondo le istruzioni di Dio, prepara il Mishkan ed i sacerdoti vengono unti e consacrati. Infine troviamo una descrizione di una nuvola che copre il Mishkan di giorno e di un fuoco che brucia a fianco, indicando la presenza di Dio al suo interno. Con questa porzione si conclude il libro Esodo.

Insegnamento della nostra Haftarah - I Re 7:51-8:21:

La nostra porzione di Torah continua a concentrarsi sulla costruzione del tabernacolo nel deserto, mentre la porzione di haftarah si concentra sulla costruzione del tempio di Salomone a Gerusalemme. In entrambi i casi, la domanda spirituale che viene posta è: dove risiede Dio?

Nella nostra porzione di haftarah, risulta chiaro che Dio è presente nella sacra arca. Sappiamo che l’arca conteneva le due tavole della legge (i dieci comandamenti) insieme (secondo la tradizione) ai frammenti della prima serie di comandamenti che Mosè ruppe dopo aver visto il vitello d’oro. I pali che venivano utilizzati per trasportare l’arca erano anch’essi al suo interno, il tutto custodito nel tempio di Salomone.

Nel film, “I Predatori Dell’Arca Perduta”, vengono associati dei poteri magici all’arca. Questi poteri magici sono evidenti anche nei nostri testi. Eserciti portavano in battaglia l’arca in modo da assicurarsi la vittoria. Giosuè la trasportò intorno alle mura di Gerico durante l’attacco alla città. In seguito divenne il pezzo centrale nel tempio di Salomone. Sembra che l’arca sia scomparsa dopo la distruzione del tempio da parte dei babilonesi nel 586 AC. 

Oggi non attribuiamo più poteri mistici all’arca nelle nostre sinagoghe, anche se rimane comunque un punto centrale a livello architettonico. Per noi, l’arca con la sua luce eterna sopra di essa, rappresenta una manifestazione simbolica della presenza di Dio tra di noi.  Quando, con grande reverenza, rimuoviamo la pergamena della Torah dall’arca stiamo proclamando che Dio rimane con noi mentre leggiamo ed insegniamo Torah.

A Beth Shalom la pergamena di Torah riposa sul tavolo, coperta da un Tallit.  Quando ci poniamo la domanda, “Dove risiede Dio?” sappiamo che Dio risiede in mezzo alla nostra comunità quando preghiamo e studiamo insieme.

Shabbat Shalom

Rabbi Donald Goor