Parasha Tetzaveh - Esodo 27:20−30:10: – 11 Febbraio 2022

Riassunto:
Nella nostra parasha di questa settimana, ai figli d'Israele viene ordinate di portare olio d'oliva puro per la ner tamid "una luce che brucia costantemente” sopra il santuario. In seguito, Aronne ed i suoi figli, Nadab, Abiu, Eleazaro e Itamar, vengono indicati per il ruolo di sacerdoti.

Dio ordina a Mosè di preparare delle vesti speciali per i sacerdoti. Aronne ed i suoi figli vengono ordinati sacerdoti durante una cerimonia che dura sette giorni. La parasha si conclude con Aronne che riceve l'ordine di bruciare incenso su un altare di acacia, ogni mattina ed ogni sera. 

Insegnamento della nostra Haftarah – Ezekiel 43:10-27:

Lo sapevate che la vostra tavola ha un significato religioso? Lo sapevate che la vostra casa è importante tanto quanto l'antico tempio di Gerusalemme? Secondo il commento alla nostra haftarah di questa settimana, la vostra tavola e la vostra casa hanno il potenziale per diventare luoghi molto religiosi! 

Nel 587 a.C. Gerusalemme fu distrutta ed il tempio fu bruciato. Insieme alla distruzione della città, quasi tutta la popolazione fu deportata in Babilonia. E’ in questo momento di distruzione e di esilio che il profeta Ezechiele offre parole di conforto. Il momento saliente della sua profezia è il ritorno a Gerusalemme e la ricostruzione del tempio. Gran parte di questa breve haftarah si sofferma sui dettagli della costruzione dell’altare sacrificale del tempio e della sua consacrazione.

La centralità dell’altare indica la sua importanza per l'ebraismo di allora. Invece di pregare,  la gente collegava cielo e terra tramite una funzione sacrificale. Il popolo dipendeva dai sacerdoti del tempio, senza i quali non poteva offrire sacrifici a Dio 

Le generazioni successive, anche esse in esilio e senza un tempio in cui offrire sacrifici, tornavano alla visione di Ezechiele. Nel commento presente nel midrash, ci viene insegnato che quando la nazione ebraica si trova in esilio, il preparare un piano per un tempio veniva considerato come se si stesse costruendo il tempio stesso. Va notato che Ezechiele si riferisce all’altare come ad un “tavolo”,  il Talmud ci insegna che quando il tempio fu distrutto, il tavolo di casa aveva lo stesso potere del tempio stesso. Nella Mishnah di Pirke Avot, leggiamo che quando tre persone si siedono insieme attorno ad un tavolo e parlano di Torah, è come “se mangiassero dal tavolo con la presenza di Dio".

Ogni venerdì sera, quando accendete le candele di Shabbat. Ogni volta che recitate una benedizione in casa. Ogni volta che vi ritagliate un momento per studiare la Torah (o leggete questo blog), trasformate la vostra tavola e la vostra casa in un luogo sacro– sacro tanto quanto il tempio dell'antica Gerusalemme! 

Shabbat Shalom

Rabbi Donald Goor