Shabbat Toldot

Nella parte di Torah di questa settimana, Toldot, la progenie di Abramo si estende ed entra nella terza generazione con l’arrivo dei gemelli Giacobbe ed Esaù. Ma già prima della loro nascita vi è una premonizione di discordia. I gemelli lottano all’interno del ventre materno. Dio rivela a Rebecca che questo conflitto prenatale continuerà nelle vite dei due bambini e dei loro discendenti. “Due nazioni verranno dal tuo corpo e il maggiore servirà il minore.”

Nonostante la Torah non lo dica in maniera esplicita, sembrerebbe logico presumere che Rebecca non condivida questa rivelazione con Isacco. Questo spiegherebbe perché Isacco, nonostante apprezzi le qualità di cacciatore di Esaù, tende a favorire il suo primogenito Esau, colui che per tradizione erediterebbe benedizione ed eredità. E anche perché Rebecca favorisca Giacobbe, colui designato da Dio a portare avanti il patto iniziato con Abramo. Per citare una frase di un famoso film “Ciò che abbiamo qui é la mancanza di comunicazione.”

E poiché Rebecca mantiene segreta questa rivelazione, la dinamica familiare sarà ancor più danneggiata da situazioni di frode, furto e inganno che culmineranno con l’intenzione di Esau di uccidere il fratello. Le confessioni di Yom Kippur contengono un lungo elenco di trasgressioni causate da parole, parole dure, cattive, maliziose, che ci sono sfuggite di bocca. Ma a volte è sbagliato trattenere le parole, non parlare,  non comunicare i propri pensieri, sentimenti e preoccupazioni che abbiamo nella mente e nel cuore.

Nella vita familiare, alcuni segreti sono sani e necessari, mentre altri limitano la libertà delle generazioni future. Ciò che un bambino non sa può causargli del male. Il romanzo di Kim Edward, “Figlia Del Silenzio”, racconta la storia di un dottore che porta alla luce i due gemelli di sua moglie e manda via la femmina dei due affetta dalla sindrome di Down. Nel corso dei seguenti 25 anni, la famiglia soffre le conseguenze del segreto del dottore che porta alla nascita di altri segreti e occultamenti.

La verità é che le famiglie sono un paradosso. Segreti che vengono gelosamente custoditi vengono rivelati e scoperti quando i bambini imitano certi comportamenti - se non nella loro generazione, in quelle future. Con il proseguio della storia di Giacobbe, le conseguenze del segreto di Rebecca avrà delle conseguenze nelle vite dei suoi figli e nipoti. I segreti di famiglia hanno conseguenze che vanno oltre ciò che coloro che li mantengono possono immaginare.

Il problema di mantenere dei segreti si rispecchia nella vita di tutti I giorni. Quando non si parla di certi problemi per paura di minacce o imbarazzo, questi rimangono immuni alla correzione. Un problema non discusso è un problema senza soluzione. Quando una verità organizzativa è un segreto aperto, anche quelli ben intenzionati-che vogliono il meglio per l’organizzazione – gireranno attorno ai veri temi riguardanti i molteplici sintomi e non alle cause scatenanti il problema.

La verità é che ci sono pochi segreti così pericolosi da non doversi portare alla luce, dove perderebbero la propria oscurità che una volta li circondava. Anche se c’è sempre un rischio nel rivelare ciò che prima era segreto, il famoso detto “Non vi è nulla da temere che la paura stessa” potrebbe essere d’aiuto.

L’autore delle Ecclesiaste disse “Vi é un tempo per ogni cosa sotto il cielo.” Tra le altre cose “Un tempo per restare in silenzio e uno per parlare”. Se Rebecca avesse condiviso la sua rivelazione con Isacco, forse l’inganno ai danni di quest’ultimo da parte di Giacobbe e la lotta fra i due fratelli si sarebbe potuta evitare.

In ogni caso non è un segreto che la comunicazione aperta e onesta è fondamentale in qualsiasi rapporto.

Shabbat Shalom